Joan Manuel Serrat anadió algunos versos a esta poesía de Antonio Machado que musicalizó y cantó en su álbum 'Dedicado a Antonio Machado, poeta' (1969).
Aquí está para recordarlo o descubrirlo.
Todo pasa y todo queda,
pero lo nuestro es pasar,
pasar haciendo caminos,
caminos sobre la mar.
Nunca perseguí la gloria,
ni dejar en la memoria
de los hombres mi canción;
yo amo los mundos sutiles,
ingrávidos y gentiles,
como pompas de jabón.
Me gusta verlos pintarse
de sol y grana, volar
bajo el cielo azul, temblar
súbitamente y quebrarse...
Nunca perseguí la gloria.
Caminante, son tus huellas
el camino y nada más;
caminante, no hay camino,
se hace camino al andar.
Al andar se hace camino
y al volver la vista atrás
se ve la senda que nunca
se ha de volver a pisar.
Caminante no hay camino
sino estelas en la mar...
Hace algún tiempo en ese lugar
donde hoy los bosques
se visten de espinos
se oyó la voz de un poeta gritar
"Caminante no hay camino,
se hace camino al andar..."
Golpe a golpe, verso a verso...
Murió el poeta lejos del hogar,
le cubre el polvo de un país vecino.
Al alejarse le vieron llorar.
"Caminante no hay camino,
se hace camino al andar..."
Golpe a golpe, verso a verso...
Cuando el jilguero no puede cantar,
cuando el poeta es un peregrino,
cuando de nada nos sirve rezar.
"Caminante no hay camino,
se hace camino al andar..."
Golpe a golpe, verso a verso.
Golpe a golpe, verso a verso.
Golpe a golpe, verso a verso.
pero lo nuestro es pasar,
pasar haciendo caminos,
caminos sobre la mar.
Nunca perseguí la gloria,
ni dejar en la memoria
de los hombres mi canción;
yo amo los mundos sutiles,
ingrávidos y gentiles,
como pompas de jabón.
Me gusta verlos pintarse
de sol y grana, volar
bajo el cielo azul, temblar
súbitamente y quebrarse...
Nunca perseguí la gloria.
Caminante, son tus huellas
el camino y nada más;
caminante, no hay camino,
se hace camino al andar.
Al andar se hace camino
y al volver la vista atrás
se ve la senda que nunca
se ha de volver a pisar.
Caminante no hay camino
sino estelas en la mar...
Hace algún tiempo en ese lugar
donde hoy los bosques
se visten de espinos
se oyó la voz de un poeta gritar
"Caminante no hay camino,
se hace camino al andar..."
Golpe a golpe, verso a verso...
Murió el poeta lejos del hogar,
le cubre el polvo de un país vecino.
Al alejarse le vieron llorar.
"Caminante no hay camino,
se hace camino al andar..."
Golpe a golpe, verso a verso...
Cuando el jilguero no puede cantar,
cuando el poeta es un peregrino,
cuando de nada nos sirve rezar.
"Caminante no hay camino,
se hace camino al andar..."
Golpe a golpe, verso a verso.
Golpe a golpe, verso a verso.
Golpe a golpe, verso a verso.
Tutto passa e tutto rimane,
però il nostro è passare,
passare facendo cammini
cammini sopra il mare.
Mai ho perseguito la gloria,
né di lasciare nella memoria
degli uomini il mio canto;
io amo i mondi sottili,
lievi e gentili,
come bolle di sapone.
Mi piace vederli colorarsi
di giallo e carminio, volare
sotto il cielo azzurro, tremare
d'improvviso e scoppiare...
Non ho mai inseguito la gloria.
Viandante, sono le tue impronte
il cammino e nulla più;
viandante, non c'è un cammino,
la via si fa con l'andare.
Camminando si fa il cammino
e voltando lo sguardo indietro
si vede il sentiero che mai
si tornerà a calcare.
Viandante non c'è un cammino
ma scie sul mare...
Qualche tempo fa in quel luogo
dove oggi i boschi
si vestono di spine
si sentì la voce di un poeta gridare
"Viandante non c'è cammino,
la via si fa con l'andare..."
Colpo dopo colpo, verso dopo verso...
Morì il poeta lontano da casa,
lo copre la polvere di un paese vicino.
All'allontanarsi lo videro piangere.
"Viandante non c'è un cammino,
la via si fa con l'andare..."
Colpo dopo colpo, verso dopo verso...
Quando il cardellino non può cantare,
quando il poeta è un pellegrino,
quando a nulla ci serve pregare.
"Viandante non c'è cammino
la via si fa con l'andare..."
Colpo dopo colpo, verso dopo verso...
Colpo dopo colpo, verso dopo verso...
Colpo dopo colpo, verso dopo verso...
però il nostro è passare,
passare facendo cammini
cammini sopra il mare.
Mai ho perseguito la gloria,
né di lasciare nella memoria
degli uomini il mio canto;
io amo i mondi sottili,
lievi e gentili,
come bolle di sapone.
Mi piace vederli colorarsi
di giallo e carminio, volare
sotto il cielo azzurro, tremare
d'improvviso e scoppiare...
Non ho mai inseguito la gloria.
Viandante, sono le tue impronte
il cammino e nulla più;
viandante, non c'è un cammino,
la via si fa con l'andare.
Camminando si fa il cammino
e voltando lo sguardo indietro
si vede il sentiero che mai
si tornerà a calcare.
Viandante non c'è un cammino
ma scie sul mare...
Qualche tempo fa in quel luogo
dove oggi i boschi
si vestono di spine
si sentì la voce di un poeta gridare
"Viandante non c'è cammino,
la via si fa con l'andare..."
Colpo dopo colpo, verso dopo verso...
Morì il poeta lontano da casa,
lo copre la polvere di un paese vicino.
All'allontanarsi lo videro piangere.
"Viandante non c'è un cammino,
la via si fa con l'andare..."
Colpo dopo colpo, verso dopo verso...
Quando il cardellino non può cantare,
quando il poeta è un pellegrino,
quando a nulla ci serve pregare.
"Viandante non c'è cammino
la via si fa con l'andare..."
Colpo dopo colpo, verso dopo verso...
Colpo dopo colpo, verso dopo verso...
Colpo dopo colpo, verso dopo verso...
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